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Il fotografo americano Paul Strand e il suo ritratto di un paese italiano

Fotografo, regista, attivista politico, marito, enigma, collaboratore, e pioniere: queste sono solo una manciata delle parole che potrebbero essere utilizzate per descrivere Paul Strand (1870-1976). Insieme a Edward Weston e al suo mentore Alfred Stieglitz, ha elevato la fotografia moderna ad una forma d’arte nel 20° secolo.

Nato a New York da una famiglia ebrea, Strand aveva 12 anni quando suo padre gli regalò una macchina fotografica Brownie. Ma solo nel 1904 i suoi genitori lo iscrissero in una scuola pubblica dove partecipò ad un corso di fotografia extracurricolare condotto da uno degli insegnanti di scienze, e da allora in poi Strand fotografò di tutto, dall’architettura alla ritrattistica di strada, paesaggi e nature morte.
Dall’amicizia con lo sceneggiatore italiano Cesare Zavattini nasce il progetto di collaborazione che lo porta a documentare la città natale di Zavattini, Luzzara, un piccolo paese in provincia di Reggio Emilia. Insieme hanno composto una notevole cronaca visiva e letteraria di Luzzara in “Un Paese: Portrait of an Italian Village”, pubblicato nel 1955.

Queste immagini sono ora in mostra come parte di una nuova grande retrospettiva, ‘Paul Strand: Fotografia e film per il 20° secolo’, al Victoria and Albert Museum di Londra. La mostra si apre con le fotografie della sua nativa New York nel 1910, e si estende nei suoi viaggi in Messico, Ghana, Ebridi, New England e oltre. Ma è Luzzara che in particolare brilla tra i suoi soggetti.

Poco è cambiato a Luzzara da quando “Un Paese” è stato pubblicato. Molti dei luoghi e dei dettagli nelle fotografie di Strand esistono praticamente invariati. È come se Strand avesse fermato il tempo nel 1952 con la sua macchina fotografica.

Il fotografo Paul Strand mentre fotografa Luzzara

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Le foto sono esposte nella sua retrospettiva al Victoria and Albert Museum di Londra

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Dalla collaborazione con lo scrittore Cesare Zavattini nasce “Un paese: Ritratto di un paese italiano”

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Una delle foto più incisive della seria, e anche copertina del libro, è The Family, 1953, un potente quadro di una vedova italiana con 5 dei suoi 8 figli

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Corridoio, 1953

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Angela Secchi aveva nove anni quando Strand la fotografò, la foto si chiama “Figlia di contadino”, 1953

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Angela Secchi oggi, col libro di Strand in mano. Dice “Avevo paura di Strand perchè era un uomo molto serio che non sorrideva mai”

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Immagine di un casaro

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Il Po 1953

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Strand e Zavattini non hanno mai lavorato direttamente insieme ma attraverso una raccolta voluminosa di lettere, cartoline e quaderni con i dettagli delle loro meticolose ricerche.

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La lista delle persone fotografate da Strand

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La cartolina spedita per natale a Zavattini da Strand

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Biciclette dei lavoratori, 1953

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Il sindaco, 1953

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Luogo per incontrarsi

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Poco è cambiato a Luzzara da quando il libro è stato pubblicato, molti dettagli fotografati da Strand sono rimasti uguali

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Macchina fotografica che Strand ha acquistato nel 1922, innovativa per la sua capacità di inclinazione

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Foto dalla mostra al Victoria and Albert Museum

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