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5 luoghi reali che hanno ispirato i dipinti di Vincent van Gogh

Nei suoi 37 brevi anni di vita, Vincent van Gogh ha vissuto in oltre 15 città europee, alla ricerca non solo di ispirazione artistica ma anche di un posto dove trovare un po’ di pace per la sua psiche tormentata. Nelle sue opere l’artista ha impresso i luoghi dove ha vissuto e i suoi stati d’animo del momento.

Dal mare olandese alla campagna francese, parleremo di 5 luoghi reali che hanno ispirato, modellato lo stile e influenzato la produttività di Vincent van Gogh.

L’Aia, Paesi Bassi

Luoghi Veri Opere Di Vincent Van Gogh “La spiaggia di Scheveningen prima di una tempesta”, 1882 – Wikimedia Commons

Van Gogh arrivò nella città balneare olandese de L’Aia a soli 16 anni. Era il 1869 e il giovane Vincent era alle prese con il suo primo apprendistato presso la galleria Goupil, dove conobbe per la prima volta il lavoro di altri pittori europei del 1800, alcuni dei quali influenzarono il suo lavoro sul paesaggio. Alla fine del 1881, van Gogh trascorse tre anni nello studio del pittore realista Anthonij Rudolf Mauv dove iniziò per la prima volta la sperimentazione con il colore e la consistenza. “La spiaggia di Scheveningen prima di una tempesta”, del 1882, è una di queste tele e raffigura una giornata grigia e ventosa sul mare nei pressi del suo alloggio dell’epoca. In quella giornata il vento doveva essere davvero molto forte, lo testimoniano i granelli di sabbia che tutt’oggi sono ancora incorporati sulla superficie del dipinto. L’opera è stata conservata nel Museo Van Gogh di Amsterdam sino al 2002, anno in cui venne rubata. Il dipinto è stato ritrovato nel 2016 vicino a Napoli dalla Guardia di Finanza.

Nuenen, Paesi Bassi

Luoghi Veri Opere Di Vincent Van Gogh “Autumn Landscape with Four Trees”, 1885 – Wikimedia Commons

Nel 1883 van Gogh si trasferì nella casa della sua famiglia nel villaggio pastorale olandese di Nuenen. Dopo avere allestito uno studio nella lavanderia della proprietà, l’artista si concentrò sulla natura circostante, producendo numerosi dipinti sui paesaggi di campagna. Economicamente dipendente dal fratello Theo, mercante d’arte a Parigi, che gli corrispondeva 150 franchi al mese in cambio della proprietà di ogni dipinto, l’artista si dedicò esclusivamente ai suoi lavori. In questo periodo sperimenta maggiormente con i colori e le pennellate spesse. Del dipinto “Autumn Landscape with Four Trees” scrive al fratello: “La mia tavolozza si sta scongelando e la desolazione dei primi inizi è scomparsa”.

Parigi, Francia

Luoghi Veri Opere Di Vincent Van Gogh

“Autoritratto con cappello di feltro scuro”, 1886 – Wikipedia

Nei due anni che trascorse a Parigi, dal febbraio del 1886 al febbraio del 1888, van Gogh conobbe Henri de Toulouse-Lautrec, Paul Gauguin e fu vicino di casa di Auguste Renoir. L’influenza di questi artisti si fece sentire notevolmente su van Gogh che iniziò a sviluppare la tipica pennellata sciolta ed espressiva per cui è diventato famoso. In questo periodo dipinse due dei suoi più famosi autoritratti: Autoritratto con cappello in feltro scuro (1886) e Autoritratto con cappello in feltro grigio (1887). I due lavori dipinti a meno di un anno di distanza testimoniano quanto velocemente sia evoluto lo stile unico dell’artista.

Luoghi Veri Opere Di Vincent Van Gogh “Autoritratto con cappello di feltro grigio”, 1887 – Wikimedia Commons

Arles, Francia

Luoghi Veri Opere Di Vincent Van Gogh “La vigna rossa”, 1888 – Wikimedia Commons

Nel 1888 van Gogh lasciò Parigi con il vizio di bere. Nel tentativo di ristabilirsi il pittore si trasferì nelle tranquilla città di Arles, nel sud della Francia. Il paesaggio da cui fu circondato fu una grande fonte d’ispirazione per l’artista. Campi di grano, vigneti, paesaggi provenzali e campi di girasole entrarono con forza nelle sue tele aviando una produzione più che straordinaria. In solo 15 mesi van Gogh dipinse circa 200 pezzi. Opere come “Vendemmia in Provenza”, “La vigna rossa” ed “Il raccolto” (tutto il 1888), caratterizzate da colori audaci e pennellate dinamiche, rappresentano il periodo positivo vissuto.Luoghi Veri Opere Di Vincent Van Gogh “Il raccolto”, 1988 – Wikimedia Commons

In questo dipinto van Gogh ha catturato l’atmosfera di un paesaggio di campagna intorno ad Arles in un giorno d’estate. L’artista mostra la vita contadina ed il lavoro della terra dipingendo varie fasi del raccolto. Combinando l’azzurro del cielo con i toni del giallo e del verde van Gogh trasmette l’aridità ed il calore della stagione. Il periodo artistico, come abbiamo già detto, è particolarmente fertile: van Gogh produce dieci dipinti e 5 disegni in poco più di una settimana ma come si capisce da una lettera scritta al fratello Theo “Il raccolto” è il suo lavoro preferito.

Luoghi Veri Opere Di Vincent Van Gogh

“Autoritratto con l’orecchio bendato”, 1889 – Wikimedia Commons

All’inizio del settembre del 1888, Van Gogh si stabilì nella Casa Gialla, che in seguito iniziò a utilizzare come studio. Questa casa è stata oggetto di molte delle sue tele, tra cui “La camera di Vincent ad Arles” che raffigura la sua camera da letto. Nell’autunno del 1888, Van Gogh ebbe un ospite illustre, Paul Gauguin ma la visita non finì bene. Un litigio provocò in Van Gogh un episodio psicotico a causa del quale si tagliò l’orecchio. Le teorie sul motivo per il quale l’artista si tagliò l’orecchio però sono diverse. Si racconta che van Gogh dopo essersi tagliato l’orecchio ed averlo avvolto in un foglio di giornale lo fece recapitare ad una donna nel cuore della notte; c’è chi dice fosse una prostituta, chi una cameriera di nome Gabrielle, di fatto la ferita fu più importante di quello che si pensava. Secondo uno schizzo fatto dal dottore che medicò la ferita di Van Gogh all’ospedale di Arles, Felix Réy, il pittore si asportò quasi l’intero padiglione sinistro e non solo un pezzetto di lobo. Dopo questa esperienza van Gogh produsse una serie di autoritratti malinconici, tra cui Autoritratto con l’orecchio bendato (1889).

Saint-Paul-de-Mausole, Saint-Rémy-de-Provence, Francia

Luoghi Veri Opere Di Vincent Van Gogh “Notte Stellata”, 1889 – Wikimedia Commons

Dopo una serie di alti e bassi, Van Gogh entrò volontariamente nella Maison de Santé di Saint-Paul-de-Mausole, un vecchio convento adibito a ospedale psichiatrico a Saint-Rémy-de-Provence, a una ventina di chilometri da Arles. La sua salute mentale fluttuava, ma nei giorni buoni dipingeva spesso nel giardino recintato dell’istituzione e nei paesaggi circostanti. Fu durante questo periodo che Van Gogh realizzò uno dei suoi dipinti più famosi, “Notte Stellata” (1889). Caratterizzato da un cielo scuro, stelle scintillanti e una luna luminosa che turbina sopra un piccolo villaggio, raffigura la vista dalla finestra rivolta a est della sua stanza, poco prima dell’alba. Tuttavia, solo un anno dopo, nel 1890, Van Gogh decise di porre fine alle sue sofferenze mentali e si tolse tristemente la vita nella piccola città di Auvers, nel nord della Francia. Sebbene la sua vita sia stata breve e turbolenta, gli 850 dipinti e i 1300 disegni di Van Gogh mostrano la sua passione e determinazione creativa per la vita e l’arte, rendendolo uno degli artisti più famosi di tutti i tempi.

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