Questi grandi vasi funerari a forma di giara, realizzati in argilla, offrono uno sguardo affascinante sulle pratiche funerarie urartiane (47/51)

Nel 2015, gli archeologi hanno fatto un’entusiasmante scoperta a Van, nella Turchia orientale: tombe a pithos risalenti a 2.800 anni fa, risalenti all’antico Regno di Urartu. Le tombe sono state trovate intatte, contenenti resti umani e corredi funerari, il che suggerisce che appartenessero a individui di alto rango.

Il Regno di Urartu, che prosperò tra il IX e il VI secolo a.C., era noto per la sua avanzata metallurgia, le sue fortezze e i suoi singolari costumi funerari. Le tombe a pithos erano una caratteristica comune, riflettendo le credenze culturali e religiose della civiltà. La scoperta a Van fornisce preziose informazioni sulla loro società, sui loro legami commerciali e sulla loro attività artigianale.

Questa scoperta sottolinea il ricco patrimonio archeologico della Turchia orientale, dove le rovine urartiane continuano a rivelare i segreti di un regno un tempo potente. I ricercatori sperano che ulteriori studi possano svelare maggiori dettagli sulla vita quotidiana, i rituali e il successivo declino del regno.

In conclusione, queste antiche tombe a pithos rappresentano uno straordinario legame con il passato, approfondendo la nostra comprensione dell’eredità di Urartu.

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