Il disco di Sabu, un oggetto dal misterioso design futuristico (42/51)

Il 19 gennaio 1936, l’archeologo britannico Walter Bryan Emery fece una straordinaria scoperta nella necropoli di Saqqara in Egitto. Scavando la tomba di Sabu, un importante funzionario della prima dinastia egizia (3000-2800 a.C.), Emery dissotterrò un manufatto peculiare.

L’oggetto, ora noto come disco di Sabu, è un disco di ardesia concavo che misura 61 cm di diametro e fino a 10,6 cm di altezza. Al centro c’è un foro di 8 cm, con tre “ali” o “lobi” che si irradiano dal bordo esterno, simili a un “volante” con tre ampi raggi.

Trovato in frammenti insieme ai resti di Sabu, Emery restaurò con cura il manufatto, che ora si trova nel Museo egizio del Cairo. Il disco di Sabu si distingue come un oggetto unico nella storia dell’antico Egitto, con il suo caratteristico design lobato che non ha eguali tra gli altri manufatti conosciuti.

Finora, la funzione e il significato di questo oggetto accuratamente realizzato restano sconosciuti.

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