Una casalinga inglese ha lasciato il suo lavoro e ha fondato una scuola che insegna alle donne le buone maniere, il galateo, ad essere una brava casalinga e a viziare il proprio marito “come se fosse il 1959”. Alena Kate Pettitt lavorava nel settore del marketing, ma ha deciso di smettere quando si è sposata e ha dato alla luce suo figlio. Oggi, Alena vive nelle Cotswolds, in Inghilterra, e si definisce una casalinga “felice di sottomettersi, prendersi cura della casa e viziare il marito”. Pensate che le lotte sociali per i diritti delle donne e contro la discriminazione di genere siano servite per far capire a tutti che le donne non sono solo madri e mogli? Bè, Alena dice di essere nata per fare esattamente quello.
Immagine: thedarlingacademy
La casalinga spiega di non essersi mai trovata a proprio agio con la cultura progressista che vedeva la donna avere le stesse opportunità degli uomini, non ci si riconosce. Si sente nata solo per essere una madre e una moglie.
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Il lavoro la faceva sentire insoddisfatta. Oggi, invece, Alena adora assicurarsi che suo marito torni a casa e trovi un pasto cucinato con il cibo che ha acquistato con l'”assegno mensile”.
Quando la casalinga ha scoperto che esistevano altre donne “tradizionali” a cui piaceva lo stesso stile di vita, ha creato un sito web dal nome The Darling Academy, che incoraggia le donne a mettere al primo posto i mariti.
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L’accademia condivide anche ricette e consigli sul galateo, promuovendo il ritorno ai “modi, stile di vita e valori inglesi tradizionali”. Alena ha anche pubblicato due libri sull’argomento, Ladies Like Us e English Etiquette.
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Questa tendenza sembra per molte donne un enorme passo indietro. Per Alena, è una questione di scelte. “Dire che puoi andare nel mondo del lavoro, competere con gli uomini e non ti è permesso di rimanere a casa, per me è come togliere un’opzione”.
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Certo, se Alena è felice di stare a casa, cucinare, pulire e prendersi cura della famiglia, ha tutto il diritto di farlo. Ma i ripetuti riferimenti ad uno stile di vita anni ’50, un’epoca in cui stare a casa non era una scelta per le donne ma piuttosto un obbligo, può sembrare inopportuno. Voi che ne pensate?
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Sto pensando a madame Curie e a tutte le donne scienziate, andate sulla luna, infermiere e dottoresse, scrittrici e parlamentari, star del cinema o della canzone , a quelle che hanno dato la vita per avere il diritto di scelta che ogni essere umano ha al di là del sesso. Chi decide per la propria felicità fa una scelta coraggiosa che sia stare a casa o lavorare. In tutti e due i modi contribuisce alla società.
Lo trovo bellissimo.
Vediamo un po’….. Io dunque che sono insieme alla mia famiglia imprenditrice nonché datrice di lavoro di mio marito cosa dovrei fare? Dare in mano a lui tutto ??? Ed io invece stare a casa? Ad ogni modo casa mia è sempre pulita, i vestiti sempre profumati e il piatto caldo ( e non semipronto) è sempre a tavola
Che pena !
Questa è fulminata! Vuole fare la serva? La facesse in silenzio. Vuole solo lucrare sulle sottone come lei e su uomini di merda che sicuramente regaleranno i suoi libri a quelle rimbambite delle loro mogli