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Casalinga crea una scuola per mogli tradizionali che vogliono “viziare i mariti come negli anni ’50”

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Una casalinga inglese ha lasciato il suo lavoro e ha fondato una scuola che insegna alle donne le buone maniere, il galateo, ad essere una brava casalinga e a viziare il proprio marito “come se fosse il 1959”. Alena Kate Pettitt lavorava nel settore del marketing, ma ha deciso di smettere quando si è sposata e ha dato alla luce suo figlio. Oggi, Alena vive nelle Cotswolds, in Inghilterra, e si definisce una casalinga “felice di sottomettersi, prendersi cura della casa e viziare il marito”. Pensate che le lotte sociali per i diritti delle donne e contro la discriminazione di genere siano servite per far capire a tutti che le donne non sono solo madri e mogli? Bè, Alena dice di essere nata per fare esattamente quello.

Casalinga crea una scuola per mogli tradizionali che vogliono "viziare i mariti come negli anni '50"Immagine: thedarlingacademy

La casalinga spiega di non essersi mai trovata a proprio agio con la cultura progressista che vedeva la donna avere le stesse opportunità degli uomini, non ci si riconosce. Si sente nata solo per essere una madre e una moglie.

Casalinga crea una scuola per mogli tradizionali che vogliono "viziare i mariti come negli anni '50"Immagine: thedarlingacademy

Il lavoro la faceva sentire insoddisfatta. Oggi, invece, Alena adora assicurarsi che suo marito torni a casa e trovi un pasto cucinato con il cibo che ha acquistato con l'”assegno mensile”.

Casalinga crea una scuola per mogli tradizionali che vogliono "viziare i mariti come negli anni '50"

Immagine: thedarlingacademy

Quando la casalinga ha scoperto che esistevano altre donne “tradizionali” a cui piaceva lo stesso stile di vita, ha creato un sito web dal nome The Darling Academy, che incoraggia le donne a mettere al primo posto i mariti.

Casalinga crea una scuola per mogli tradizionali che vogliono "viziare i mariti come negli anni '50"Immagine: thedarlingacademy

L’accademia condivide anche ricette e consigli sul galateo, promuovendo il ritorno ai “modi, stile di vita e valori inglesi tradizionali”. Alena ha anche pubblicato due libri sull’argomento, Ladies Like Us e English Etiquette.

Casalinga crea una scuola per mogli tradizionali che vogliono "viziare i mariti come negli anni '50"Immagine: thedarlingacademy

Questa tendenza sembra per molte donne un enorme passo indietro. Per Alena, è una questione di scelte. “Dire che puoi andare nel mondo del lavoro, competere con gli uomini e non ti è permesso di rimanere a casa, per me è come togliere un’opzione”.

Casalinga crea una scuola per mogli tradizionali che vogliono "viziare i mariti come negli anni '50"Immagine: thedarlingacademy

Certo, se Alena è felice di stare a casa, cucinare, pulire e prendersi cura della famiglia, ha tutto il diritto di farlo. Ma i ripetuti riferimenti ad uno stile di vita anni ’50, un’epoca in cui stare a casa non era una scelta per le donne ma piuttosto un obbligo, può sembrare inopportuno. Voi che ne pensate?

Casalinga crea una scuola per mogli tradizionali che vogliono "viziare i mariti come negli anni '50"

Immagine: thedarlingacademy

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Keblogger: Francesca Proietti

Appassionata di animali, fotografia, artigianato e viaggi, nonché keblogger sfegatata!

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  1. Secondo me ognuno dovrebbe avere la scelta di comportarsi come si sente meglio ma non andrebbero enfatizzati comportamenti di sottomissione della donna come in epoche passate.
    In determinate epoche e periodi storici non era possibile la scelta.
    Se nel momento attuale una donna può scegliere come comportarsi è solo grazie A intere generazioni di donne che si sono ribellate a una società dove erano relegate nell’ambito familiare.
    Adesso grazie a quelle donne è possibile scegliere come è giusto che sia.

  2. Ogni persona dovrebbe avere il diritto di esprimere se stessa senza dovre sottostare a dei cliche. Soprattutto sarebbe opportuno non imporre ad altri i propri desideri. Il tempo che passiamo tra la nascita e la morte è talmente breve che si potrebbe vivere e lasciar vivere.

  3. Mi sembra che Alena abbia trovato un modo di guadagnare stando a casa. Cura un sito web, scrive libri (di cazzatine, certo, ma li scrive)… insomma vende un prodotto: uno stile di vita per i nostalgici. Non ci vedo niente di male. Non rispecchia il mio modo di essere e penso che questo tipo di atteggiamenti retrogradi siano dovuti all’alienante mondo del lavoro. Quindi – secondo me – le donne dovrebbero dare un contributo per superare l’inumanità del sistema lavorativo e pensare una società nuova, piuttosto che rifugiarsi in passatismi mortificanti. Alena ha preso la via più comoda barattando una schiavitù con un’altra. Quella che lei ha percepito come il meno peggio (perché almeno si è schiavi dei propri affetti e si ha l’illusione di essere le padrone amate di casa). Niente da dire. Credo sia un altro sintomo di questa società malata (un po’ ‘come il terrapiattismo) :):)

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