Pagina Instagram condivide interessanti foto storiche, per un viaggio affascinante nel passato (50 foto) (35/50)

“E’ il 21 maggio 1972. Sono circa le 11:30 quando László Tóth, un geologo australiano di origini ungheresi di 34 anni, entra nella Basilica di San Pietro. L’uomo si comporta come un normale visitatore finché, all’improvviso, scavalca la balaustra che separa la folla di visitatori dalla Pietà di Michelangelo.
Con una mazzuola pesante circa 5 chili, colpisce dapprima il capo della Madonna e poi, più volte, il volto e le braccia, lasciando però integra la figura del Cristo.
L’inspiegabile violenza si accompagna da grida in lingua italiana: «Cristo è risorto! Io sono il Cristo!».
I vigilanti riescono a fermarlo e lo allontanano rapidamente dalla folla che, sconvolta, intende percuoterlo.
Nonostante l’atto, László non viene incriminato, ma internato in manicomio per due anni (altre fonti dicono un anno, e altre ancora non parlano di un periodo in manicomio) e successivamente rimpatriato in Australia.
La Pietà ha però subito dei danni molto seri, soprattutto sulla Vergine: i colpi di martello hanno staccato una cinquantina di frammenti, spaccando il braccio sinistro e frantumando il gomito, mentre il naso è stato quasi distrutto, come anche le palpebre. Il restauro viene avviato quasi subito, riutilizzando per quanto possibile i frammenti originali, oltre che un impasto a base di colla e polvere di marmo.
Fortunatamente l’opera è stata ripristinata quasi alla perfezione, ma da allora la vediamo protetta da uno speciale vetro antiproiettile”.

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