16 bellissime foto di Kobe Bryant con sua figlia Gianna, li ricordiamo così

La terribile notizia ha cominciato a circolare domenica: la leggenda del basket Kobe Bryant e sua figlia Gianna sono morti, l’elicottero che li stava trasportando insieme ad altre 7 persone si è schiantato contro una collina nella California del sud. Sembra che padre e figlia si stessero dirigendo verso l’accademia di basket giovanile fondata dallo stesso Bryant, insieme alla compagna di squadra di Gianna e ai suoi genitori. Kobe Bryant non era solo una leggenda del basket, era un’icona del mondo contemporaneo. Molte celebrità e personaggi pubblici hanno dedicato un pensiero a Bryant ed espresso, anche attraverso post sui social, le loro condoglianze alle famiglie dei passeggeri, tra cui la moglie di Bryant, Vanessa, e le altre tre figlie.

Le foto di Kobe Bryant e sua figlia Gianna:

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Immagine: kobebryant

La dedizione di Kobe Bryant nei confronti di sua figlia Gianna (“Gigi” per gli amici) era esemplare, il campione era un uomo generoso, amava il suo sport ed era contraddistinto da una saggezza che amava condividere con le nuove generazioni. Tramandare questo amore a sua figlia Gianna era per lui motivo di gioia e di orgoglio.

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Immagine: kobebryant

Il giorno dell’incidente, Gianna, 13enne secondogenita di Bryant, doveva giocare in un torneo di basket giovanile con la sua squadra, allenata dal suo famoso papà. Era orgogliosa di intraprendere questo sport sulle orme del padre e postava spesso dei video, su Instagram, dei suoi allenamenti.

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Immagine: kobebryant

Lo stesso Bryant era figlio d’arte, suo padre era Joe Bryant, giocatore dell’NBA. Quando Kobe aveva sei anni, suo padre si ritirò dall’NBA e si trasferì, insieme alla sua famiglia in Italia, a Rieti, per continuare a giocare nel basket professionistico a un livello inferiore. Dopo due anni si trasferirono prima a Reggio Calabria, poi a Pistoia e in seguito a Reggio Emilia. Kobe si abituò al suo nuovo stile di vita e imparò a parlare italiano. Kobe ricordava sempre il periodo in Italia, specialmente a Reggio Emilia, come tra i più felici della sua infanzia.