Nel sud-ovest della Francia, ai piedi della catena montuosa dei Pirenei, si trovano tre grandi grotte adiacenti al fiume Volp, che custodiscono alcuni dei migliori esempi di arte paleolitica ritrovati in Europa. Tra questi tesori ne spicca uno in particolare: una piccola scultura realizzata in argilla che raffigura due bisonti. Questa scultura preistorica, che risale al 13.000 a.C, ha uno stato di conservazione davvero buono, e per questo rappresenta una rarità per gli archeologi.
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Le tre grotte furono esplorate per la prima volta nel 1912 da Henri Bégouën e dai suoi tre figli adolescenti, e furono chiamate Trois-Frères (tre fratelli), Enlène e Tuc d’Audoubert. Il fiume Volp scorre sotto le rocce nella parte più bassa delle caverne, ma nei livelli superiori si possono trovare diverse stanze di differenti dimensioni che ospitano pitture rupestri e altri manufatti. La successiva esplorazione delle grotte da parte di Émile Cartailhac, un archeologo amico della famiglia Bégouën, ha portato alla luce centinaia di opere d’arte realizzate dai popoli magdaleniani dell’età della pietra.
Nella grotta Enlène furono scoperti frammenti di ossa e avorio scolpiti con raffigurazioni di animali, come una testa di un cavallo scolpita su un osso ioide dello stesso animale, e un camoscio scolpito sull’osso della mandibola di un bisonte; mentre nelle altre due grotte furono scoperti principalmente dipinti e incisioni.
Henri Breuil, Émile Cartailhac e Henri Bégouën ei suoi figli davanti all’ingresso della Grotta di Tuc d’Audoubert nel luglio 1912
Nella grotta di Tuc d’Audoubert sono invece raffigurati sulle pareti e sui pavimenti 103 animali, tra i quali cavalli, renne e grandi felini. Ed è proprio nella stanza più profonda di questa grotta, ora nota come la Stanza dei Bisonti, che fu fatta la scoperta più emozionante, ossia quella della piccola scultura raffigurante i due bisonti. La piccola opera, alta solo 20 cm, riproduce in maniera realistica un bisonte maschio e femmina che sembrano sul procinto di accoppiarsi. Nonostante i suoi 15.000 anni l’opera è praticamente intatta e preserva tutto il fascino e il mistero degli abitanti preistorici della Terra.
Un dipinto rupestre all’interno della Grotta dei Trois-Frères (Tre Fratelli), originariamente soprannominato “lo stregone”
Il disegno sopra si basa sugli schizzi originali di Henri Breuil. Wikimedia CommonsStrumenti magdaleniani risalenti al 17.000/9.000 a.C., trovati ad Abri de la Madeleine, Dordogna, Francia
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