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Campagna shock: ecco gli effetti dell’inquinamento da plastica sulla fauna selvatica

L’organizzazione internazionale no-profit Sea Shepherd Conservation Society (SSCS) ha creato,in collaborazione con Tribal Worldwide São Paulo e DDB Guatemala, una campagna contro l’inquinamento da plastica davvero scioccante. Due animali marini soffocano intrappolati in sacchetti di plastica. Il tutto è creato ovviamente al computer ma ci mette in guardia su quello che sta davvero accadendo nei nostri mari ed oceani.

“Secondo gli scienziati, nel 2050 ci sarà più plastica negli oceani che pesci nel mare”, informa il fondatore e presidente del Sea Shepherd, Paul Watson, “Sea Shepherd si impegna ad impedire che ciò accada, perché se gli oceani muoiono, moriamo anche noi“. Se le immagini forti non bastano a far capire il problema, il messaggio che si può leggere è piuttosto chiaro: “La plastica che usi una volta tortura gli oceani per sempre”. Se pensate che una semplice forchetta di plastica lasciata sulla spiaggia non sia un problema, sappiate che non è così. Ogni leggerezza da parte nostra ha un grave impatto sull’intero pianeta.

Sea Shepherd, oltre a realizzare campagne di sensibilizzazione, fornisce preziose informazioni sul pericolo che la plastica rappresenta per la fauna marina negli oceani e offre suggerimenti su come ridurne l’uso nella vita quotidiana. Per finire, organizza campagne di pulizia delle spiagge in tutto il mondo, chiamate “Operation Clean Waves”, e collabora con gli scienziati per apportare un cambiamento più grande.

Altre info: Sea Shepherd | Facebook

Campagna Shock Sull'Inquinamento Da Plastica Negli Oceani Sea Shepherd Sea Shepherd

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