38 foto di gatti al lavoro dimostrano che non sono quei bighelloni che pensiamo

Le persone che hanno un cane sanno che parte della loro relazione con il loro pelosetto è fatta di addestramento, anche solo nelle piccole cose. Ma con i gatti è tutta un’altra storia. Eppure, gli esperti dicono che anche i gatti possono essere addestrati, occorre solo sapere come farlo.

Solitamente, le persone non addestrano il proprio gatto, perché pensano a questi animali come indipendenti e liberi. Quello che non sanno è che lo stanno già facendo inconsciamente, ma nella maniera sbagliata.

Spesso insegni al tuo gatto a fare l’esatto opposto di quello che vuoi tu. Quante volte hai gridato “No!” mentre correvi a spostare il tuo gatto dal top della cucina, area “off limit” nella maggior parte delle case? Eppure, sembra che non impara mai. Ma c’è una ragione.

Pensi di rimproverare il tuo gatto ma, in realtà, gli stai dando delle attenzioni (anche se un po’ bruscamente), e per il gatto è meglio che niente. È un principio base dell’addestramento: se un comportamento si traduce in qualcosa di piacevole per l’animale, lo farà di nuovo.

Alcuni esperti promuovono l’uso della positività, e consigliano di premiare il tuo gatto per quei comportamento che ti sono graditi, e di ignorarlo per quelli che non ti piacciono. Lo so, più facile a dirsi che a farsi, ma tentar non nuoce.

In questo modo l’addestramento ti può offrire un modo più efficace per comunicare con il tuo gatto, e potresti persino scoprire che funziona.

Mikel Delgado, ricercatore presso la School of Veterinary Medicine all’Università della California, ha raccontato al National Geographic di aver verificato il potere della positività quando è riuscito ad insegnare al suo gatto a usare il tiragraffi e non graffiare il divano. Quando il suo gatto voleva un premio, si avvicinava al tiragraffi e ci metteva la zampetta come per dire: “Ehi, mi dai un regalo per questo?”

Quando inizi ad ignorare i comportamenti che non ti piacciono del tuo gatto, ricorda di non cedere. All’inizio, il gatto insisterà. Ed esempio, se smetti di alzarti nel cuore della notte per dargli da mangiare, lui probabilmente miagolerà più forte o inizierà a passeggiare sulla tua faccia (suona familiare?). In questi casi, è necessario che tu sia impassibile.

Per iniziare ad addestrare il tuo gatto, prova a farlo venire quando lo chiami. Mettiti a un metro o più da lui, chiamalo per nome per attirare a sua attenzione, poi digli “Vieni” e dagli un croccantino.

Se necessario, allunga la mano con il croccantino, poi spostalo più vicino a te per convincere il gatto a seguirlo. Ripeti tutto finché il gatto non inizia a rispondere in maniera costante, poi chiama il tuo gatto da una distanza sempre maggiore.

Una volta che riesci a far venire da te il gatto ogni volta che lo chiami, puoi iniziare ad insegnargli ad adottare comportamenti più impegnativi ma utili, come tollerare le unghie tagliate o entrare volontariamente in un trasportino.

Suddividi sempre l’addestramento in piccoli, graduali passaggi. Per tagliare le unghie, inizia ricompensando il tuo gatto ogni volta che ti permette di toccargli una zampa. Una volta che il tuo gatto è a suo agio, dagli un premio quando premi delicatamente la zampa per estendere un unghia. Passo dopo passo, continua fino a quando riesci a tagliargli un’unghia, poi più di una alla volta. Il processo può sembrare noioso, ma ne vale la pena e durerà per tutta la vita.

Quando ricompensi il tuo gatto durante l’addestramento, assicurati di usare cibo per cui va matto. Devono essere premi molto piccoli e ricorda di ridurre un po’ i suo pasti per evitare il sovrappeso. Fai in modo che le sessioni di addestramento del gatto siano brevi e non cercare di progredire troppo velocemente.

E tu, sei mai riuscita ad addestrare il tuo gatto facendogli adottare certi tipi di comportamenti? Diccelo nei commenti!