La pandemia di coronavirus sta avendo ripercussioni anche sugli animali. Nel nord della Thailandia, centinaia di elefanti e i loro proprietari sono stati costretti a tornare nei loro villaggi nativi dopo che il turismo nel paese si è fermato. Ma al contrario di quello che si potrebbe pensare, tutti gli elefanti che erano coinvolti nelle attività turistiche, come per esempio il trekking, ora dovranno affrontare un futuro desolante se non verranno intraprese azioni immediate. Sono in molti a credere che gli elefanti, una volta riconquistata la libertà, potranno vivere pacificamente la loro esistenza, in realtà questi animali costretti in cattività per anni, non sono in grado di sopravvivere in natura. Inoltre il loro habitat è gravemente compromesso.
Altre info: Save Elephant Foundation
La Save Elephant Foundation sta aiutando gli elefanti a tornare a casa loro
Saengduean Lek Chailert, fondatore della Save Elephant Foundation, un’organizzazione che si occupa di trovare le risorse per aiutare questi elefanti a tornare a casa, ha dichiarato che la situazione è molto seria. “Questi elefanti hanno pochissimo cibo per affrontare il viaggio”, ha affermato Chailert, “e una volta tornati nel loro villaggio natio, non ci saranno soldi da destinare al loro nutrimento. Ecco perché pianificare ora un futuro sostenibile è l’unica strada da percorrere”.
“Chiediamo al governo di destinare un po’ di terra alle tribù in modo che gli abitanti dei villaggi indigeni possano coltivare i propri raccolti, per nutrire se stessi e i loro elefanti, e guadagnare dalla vendita dei loro prodotti”, ha riferito il fondatore.
Questa crisi potrebbe portare al maltrattamento degli elefanti da parte dei loro proprietari. In un disperato tentativo di guadagnare più denaro, gli elefanti potrebbero essere impiegati nel disboscamento, nell’accattonaggio o venduti agli zoo. Secondo Chailert, gli ultimi due mesi sono stati estremamente impegnativi. La fondazione ha seguito le mandrie per provvedere al cibo e all’acqua. “Tuttavia, nei prossimi mesi, senza entrate, la situazione diventerà critica ”, ha aggiunto.
Una potenziale fonte di entrate è l’espansione del settore produttivo del caffè. “Abbiamo il nostro caffè ENP prodotto eticamente che vende in tutto il mondo. Abbiamo in programma di espandere questa attività per offrire maggiori opportunità agli agricoltori locali. Doneremo loro piante di caffè per iniziare immediatamente la produzione. Non c’è tempo da perdere. Non c’è tempo per parlare. Dobbiamo agire ora”. Prima dell’arrivo del COVID-19, la principale fonte di reddito per gli elefanti proveniva dall’Elephant Nature Park, che attualmente è chiuso al pubblico. Nonostante ciò, sono ospitati 3000 animali che vengono nutriti giornalmente.
Attualmente l’organizzazione raccoglie donazioni tramite l’organizzazione di supporto TRUNKS UP. “Non esiste un importo troppo grande o piccolo per influire sulla vita di questi animali. Il 100% di ogni donazione va direttamente all’Elephant Nature Park e condividerò queste donazioni con gli elefanti in altri campi, a seconda dei casi”, ha concluso Chailert.
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