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“Un bullo a scuola continuava a rubare il pranzo di mia figlia, così ho messo dei lassativi nel cibo”

In una situazione al limite della disperazione, una madre ha deciso di adottare una misura estrema per far fronte al continuo furto del pranzo di sua figlia a scuola. Dopo innumerevoli episodi in cui il pasto della bambina svaniva senza spiegazioni e di fronte alle risposte insoddisfacenti del dirigente scolastico, che suggeriva semplicemente di “proteggere meglio il pranzo”, la donna, ormai esasperata, ha scelto di intervenire direttamente.

La sua insolita risposta al problema? Mescolare dei lassativi nel cibo della figlia.

La questione ora la tormenta: ha superato il limite?

"Un bullo a scuola continuava a rubare il pranzo di mia figlia, così ho messo dei lassativi nel cibo"Immagine: Annie Spratt (foto dimostrativa)

Nel suo racconto, condiviso online, la madre ha rivelato di aver affrontato l’argomento con insegnanti e dirigente scolastico, i quali però sembravano minimizzare, insinuando che la figlia potesse aver semplicemente perso il pranzo.

Così, ha messo in atto il suo piano: ha messo dei lassativi nel cibo e ha dato alla figlia dei soldi per acquistare il pranzo, chiedendole di osservare attentamente i compagni per scoprire eventuali movimenti precipitosi verso i servizi igienici dopo la ricreazione.

Non è passato molto tempo prima che la figlia notasse qualcosa.

"Un bullo a scuola continuava a rubare il pranzo di mia figlia, così ho messo dei lassativi nel cibo"Immagine: Caleb George (foto dimostrativa)

Un ragazzino, chiamiamolo Marco per privacy, si è precipitato in bagno immediatamente dopo il pasto, confermando i sospetti della madre.

Con il passare dei giorni, il comportamento si è ripetuto, confermando i sospetti.

Tuttavia, la situazione si è complicata quando Marco ha rivelato alla sua madre di essere stato indotto a mangiare cibo contenente lassativi. Adesso, di fronte alla possibilità di una sospensione scolastica per la figlia, la madre ha cercato consigli online.

"Un bullo a scuola continuava a rubare il pranzo di mia figlia, così ho messo dei lassativi nel cibo"

Immagine: cygnus921 (foto dimostrativa)

Un genitore ha suggerito di giustificare la presenza dei lassativi con problemi di stitichezza della bambina, sottolineando che il vero insegnamento dovrebbe essere per Marco: non è sicuro mangiare il cibo altrui.

Un altro ha raccomandato di affrontare la questione da un’altra prospettiva, chiedendo alla madre di Marco il motivo per cui il figlio avesse bisogno del pranzo altrui, evidenziando come la figlia non avrebbe mai condiviso volontariamente il cibo sapendo dei lassativi.

Alcuni utenti hanno consigliato di non ammettere l’uso dei lassativi, affermando che i dettagli medici non riguardano la scuola, ma piuttosto di sottolineare che il cibo non era stato offerto a Marco e che la figlia era rimasta senza pranzo.

"Un bullo a scuola continuava a rubare il pranzo di mia figlia, così ho messo dei lassativi nel cibo"Immagine: Antor Paul (foto dimostrativa)

Il post ha inoltre innescato un acceso dibattito sulla moralità, legalità e sicurezza delle azioni della madre.

Un genitore ha evidenziato che è illegale avvelenare intenzionalmente un altro bambino e che potrebbe essere persino vietato avere medicine non etichettate nel pranzo a scuola.

Un altro ha aggiunto che, indipendentemente dal comportamento, avvelenare un bambino non è accettabile né moralmente né legalmente.

Un terzo ha commentato: “Stai ammettendo pubblicamente di aver intenzionalmente avvelenato un bambino? Non sto dicendo che sia giusto prendere il pranzo di tua figlia, ma nemmeno avvelenare un bambino è giusto. Come si insegna ai bambini, due torti non fanno una ragione. Potrebbero anche denunciarti.”

Questa storia solleva questioni complesse su come i genitori dovrebbero reagire di fronte alle ingiustizie subite dai propri figli e sui limiti etici delle loro reazioni. A voi è mai capitata una situazione simile di bullismo? Come vi sareste comportati al posto della madre della bambina? Ditecelo nei commenti!

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Keblogger: Anna Martini

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