Mari e oceani ricoprono circa il 70% della superficie della Terra, e le loro profondità restano ancora in gran parte sconosciute. Attratti dal mistero che avvolge questi luoghi, alcuni fotografi effettuando delle immersioni notturne in acque profonde e gelide, alla ricerca di incontri sensazionali.
Uno di questi fotografi è Taipei Wu Yung-sen, che da 4 anni si immerge per catturare con la sua fotocamera la vita marina. Durante una di queste immersioni al buio, chiamate blackwater perché si è circondati da acque nere e impenetrabili, Yung-sen ha incontrato una magnifica creatura, un cucciolo di polpo con la testa trasparente nella quale si vedeva il suo cervello.
Wonderpus octopus larvae (Photo: Wu Yung-sen)
Posted by Savethebeach.mx on Monday, December 7, 2020
Il polpo wunderpus, chiamato wunderpus photogenicus (che letteralmente significa meraviglia fotogenica), è stato descritto ufficialmente per la prima volta dai ricercatori nel 2006. L’animale è ancora poco studiato rispetto ad altri polpi. La specie vive nelle acque costiere dell’Oceano Pacifico a sud delle Filippine. Gli adulti sono di un colore rosso ruggine con macchie e strisce bianche. Possiedono la capacità di contorcersi per imitare altre creature marine con tonalità simili, come il velenoso pesce scorpione (o pesce leone).
L’esemplare di polpo avvistato da Yung-sen durante le sue immersioni nell’area di Anilo, nelle Filippine, era ancora allo stadio larvale (per questo era trasparente) e il fotografo ha fatto appena in tempo ad immortalarlo prima che l’animale se ne andasse.
La tecnica di immersione usata da Yung-sen per scattare le sue fotografie di animali rari è quella comune ai subacquei blackwater. Queste persone portano un’imbarcazione in mare fino a raggiungere una zona in cui la profondità supera i due chilometri, poi abbassano le luci e i sommozzatori si immergono. Si resta legati alla barca per sicurezza, e si raggiunge una profondità di circa 50 metri. Lì, si aspetta. Le luci attirano prima lo zooplancton microscopico. Il plancton a sua volta attira piccole creature che si nutrono di minuscoli organismi, come meduse, calamari e pesci allo stadio larvale.
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