Si sa, gli esami di maturità sono causa di stress per gli studenti, e può succedere che a qualcuno saltino i nervi. Ma quello che è successo a Casalpusterlengo ha causato panico tra i professori. Uno studente dell’Itis Cesaris doveva affrontare la prova orale, e ha pensato di presentarsi con una pistola in tasca. Si trattava di una vecchia semiautomatica appartenuta al nonno ed era scarica. Ma i professori non lo sapevano.
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Arrivato il suo turno, il giovane si è seduto tranquillamente al suo banco di fronte alla commissione. La prima a fare le domande è stata la presidente della commissione. Il ragazzo non ha risposto. Ad un certo punto, tira fuori la pistola e la la punta contro ognuno dei membri della commissione, a cominciare dalla presidente. “Vi chiedo scusa”, ha detto con freddezza, “ma io oggi devo assolutamente passare l’esame”.
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Uno dei suoi insegnanti, docente di chimica, si alza dal suo banco e va a prendere la pistola, che i ragazzo aveva nel frattempo posato sul banco, chiamando poi le forze dell’ordine. In tutto ciò, il ragazzo non è stato per nulla agitato, era calmo anche quando ha aspettato l’arrivo dei Carabinieri e dell’ambulanza che lo ha portato al vicino ospedale di Codogno.
Immagine: PixabayPare che il giovane avesse dato segni di insofferenza verso le lezioni online all’inizio del lockdown e che si sia gradualmente allontanato dalla didattica, isolandosi e non rispondendo ai suoi prof. Forse il lockdown e la difficile situazione in quelle zone ha messo a dura prova i suoi nervi.
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