“Coscienti come noi”: 37 foto mostrano che gli animali non finiscono mai di sorprenderci

Gli animali provano empatia? Un elefante ha coscienza? Un cane può pianificare le cose in anticipo? Sono domande che molti di noi si sono posti, e se l’è poste anche il pluripremiato scrittore Carl Safina nel suo libro Beyond Words: How Animals Think and Feel.

Secondo Safina, gli animali elaborano processi di pensiero, emozioni e connessioni sociali in maniera del tutto simile alla nostra. In molti casi, gli animali sanno chi sono. Sanno chi sono i loro amici e chi sono i loro rivali. Ambiscono ad uno status più elevato. Si fanno concorrenza. Le loro vite seguono l’arco di una “carriera”, come la nostra. Sia noi che gli animali cerchiamo di rimanere in vita, di procurarci cibo e riparo e di allevare dei piccoli per la prossima generazione. In questo senso, gli animali non sono diversi da noi.

La questione della coscienza, come per molti altri aspetti del comportamento animale, è controversa. Parte del problema è la mancanza di una definizione di “coscienza” su cui tutti sono d’accordo. Tendiamo a usare la parola coscienza per indicare una varietà di cose diverse.

Se si osservano i mammiferi o anche gli uccelli, dice Safina, si vede come giocano, si spaventano in presenza di pericoli e si rilassano quando tutto è tranquillo. Ci sembra illogico pensare che gli animali non possano vivere un’esperienza mentale cosciente di gioco, paura o amore. Allora perché molti scienziati sono contrari all’idea che gli animali abbiano una “coscienza”?

“All’inizio, la neurologia era quasi inesistente”, dice Safina, “non si sapeva nulla di come funzionassero i processi mentali. Il comportamento degli animali era basato su favole, come le volpi sono intelligenti e le tartarughe sono caparbie. Così gli scienziati hanno detto: ‘Tutto ciò che possiamo sapere sugli animali si basa sul loro comportamento. Possiamo solo descrivere quello che fanno. Non possiamo sapere nulla delle loro menti’. Sfortunatamente, ciò si è tradotto in un presupposto secondo il quale se non possiamo sapere nulla delle loro menti, non possiamo confermare la presenza di una coscienza”.

“Ci sono persone che hanno passato decenni a osservare gli animali selvatici”, continua Safina. “Le persone che osservano gli animali selvatici non si chiedono se siano coscienti o meno perché assistiamo a incredibili complessità di comportamento e vaste gamme di personalità. Sto parlando di vertebrati: mammiferi come elefanti e gatti, ma anche uccelli”.

“È evidente che gli animali sono consapevoli di coloro che li osservano. Lo devono essere per fare le cose che fanno, per compiere scelte ed elaborare giudizi. Tuttavia, nei laboratori il dogma persiste: non dare per scontato che gli animali pensino e provino emozioni. E molti scienziati insistono sul fatto che non lo facciano”.

“Con il pubblico, penso che le cose siano abbastanza diverse. Molte persone presumono che gli animali agiscano consapevolmente. Altre persone non vogliono che gli animali siano coscienti perché ci rende più facile fare a loro cose che sarebbero difficili da fare se sapessimo che sono infelici e sofferenti”.

“Molte persone pensano che l’empatia sia un sentimento speciale che solo gli esseri umani provano. Ma molti animali mostrano empatia l’uno verso l’altro. Ci sono storie documentate di elefanti che trovano persone che si erano smarrite. In un caso, una donna anziana, che non riusciva a vedere bene, si è persa ed è stata ritrovata il giorno successivo con degli elefanti che le facevano da guardia. L’avevano chiusa in una specie di gabbia di rami per proteggerla dalle iene. Sembra straordinario per noi, ma viene naturale per gli elefanti”.

Molte persone hanno anche visto megattere aiutare delle foche che venivano cacciate dalle orche. C’è un resoconto documentato di una megattera che raccoglie una foca sulla schiena portandola fuori dall’acqua, lontana dalle orche. Queste cose ci sembrano straordinarie e nuove perché solo di recente abbiamo documentato questi episodi. Ma, probabilmente, questi animali fanno cose del genere da milioni di anni.