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Questa tavolozza che risale all’antico Egitto contiene ancora resti di pigmenti

Dopo migliaia di anni l’antico Egitto riesce ancora a sorprenderci. Gli archeologi nei loro scavi continuano a trovare manufatti eccezionali, pensate ai 27 sarcofagi sepolti nella necropoli di Saqqara, a sud della capitale il Cairo, o alle opere incredibili ritrovate all’interno di una tomba di 4.300 anni fa. La maggior parte dei reperti, una volta studiata, viene conservata ed esposta nei musei di tutto il mondo. Come questo strumento unico, che risale al 1390-1352 a.C., che è custodito presso il Metropolitan Museum of Art di New York.

Realizzata su un unico pezzo di avorio, la tavolozza a sei pozzetti contiene ancora alcuni resti dei pigmenti usati dall’artista 3400 anni fa, tra cui blu, verde, marrone, giallo, rosso e nero. Su una estremità dell’oggetto si può vedere un cartiglio ovale che circonda il nome del faraone Amenofi III (circa 1400-1350 a.C.)., il cui regno fu caratterizzato proprio da una prosperità e uno splendore artistico senza precedenti nell’antico Egitto, e l’epiteto “amato dal Re”.

Altre info: Metropolitan Museum of Art | Facebook | Instagram

Nella tavolozza che risale al 1390-1352 circa c’è inscritto il nome di Amenofi III

Tavolozza antico Egitto Metropolitan Museum of Art The Metropolitan Museum of Art

Nell’oggetto realizzato in avorio si possono ancora vedere i resti dei pigmenti utilizzati dall’artista

Tavolozza antico Egitto Metropolitan Museum of Art The Metropolitan Museum of Art

Tavolozza antico Egitto Metropolitan Museum of Art

The Metropolitan Museum of Art

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