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25 antiche creazioni dell’uomo che ci sorprendono ancora oggi

La storia dell’umanità e l’evoluzione della scienza e della tecnologia sono materie assolutamente affascinanti, e continuano a sorprenderci ancora oggi. Certo, i moderni progressi tecnologici sono straordinari, e sembra che non passi giorno senza che una nuova, incredibile invenzione venga introdotta e presentata al pubblico. A volte ci fermiamo ad immaginare quale sarà la prossima frontiera dell’umanità, e dove ci porterà il progresso tecnologico.

Ma le tecnologie del passato non sono meno affascinanti e sorprendenti, basta scavare un po’ e scoprire com’era la vita delle persone centinaia o migliaia di anni fa. Nell’antichità, l’uomo non aveva a disposizione i sofisticati strumenti di oggi, ma è anche questo che rende le creazioni del passato ancora più incredibili.

Guardate qui sotto alcuni degli artefatti più straordinari che ci sono arrivati dal passato, e non dimenticate di votare i vostri preferiti mettendo “mi piace” sotto le foto!

#1 Il “Cristo Velato” scolpito da Giuseppe Sanmartino nel 1753

Il "Cristo velato" è una delle opere d'arte più famose e imponenti del mondo. Fu realizzato da un giovane artista napoletano, Giuseppe Sanmartino, nel 1753. Ciò che la rende così incredibile è il velo. La scultura è realizzata in pietra, ma il modo in cui è scolpito il velo lo fa sembrare trasparente. È così realistico che nel tempo si è diffusa una leggenda secondo la quale la scultura era originariamente ricoperta da un vero velo, ma con il tempo questo si è trasformato in marmo a causa di un processo chimico. Gli scienziati che hanno esaminato il pezzo sono sicuri che l'intera scultura sia fatta di marmo. Tuttavia, la leggenda dimostra quanto talento avesse Giuseppe Sanmartino.

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#2 Un anello che sarebbe appartenuto a Caligola, ha circa 2000 anni

Questo splendido anello è costituito da un unica pietra di zaffiro. Il suo valore sarebbe già di per sé elevato, data la pietra preziosa, ma diventa inestimabile considerato che sarebbe appartenuto all'imperatore romano Caligola, che regnò dal 37 al 41 d.C. Si presume che il volto di donna inciso nella parte superiore dell'anello sia quello di Milonia Cesonia, la quarta e ultima moglie di Caligola.

L'anello è stato venduto nel 2019 e, sebbene non vi siano informazioni pubbliche su chi lo abbia acquistato e a che prezzo, pare che l'importo si aggiri intorno ai 600.000 dollari. Pensate, lo stesso anello che una volta veniva indossato da un imperatore romano ora si trova sul dito di un ignoto contemporaneo.

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#3 Gli incredibili dettagli di questa armatura costruita nel 1555

L'armatura, chiamata Armatura di Ercole, fu realizzata a metà del XVI secolo per l'arciduca (poi imperatore del Sacro Romano Impero) Massimiliano II d'Asburgo. Come si può vedere nella foto, l'armatura è ricoperta di ornamenti e scene mitologiche. È stata realizzata in Francia e dimostra le abilità raffinate e sofisticate degli armaioli di quel tempo. Gli straordinari dettagli ci dicono che questa armatura non è stata creata per essere indossata in guerra. Il suo vero scopo era quello di esibire l'elevato rango di Massimiliano a corte o in occasioni particolari. Ma a parte la notevole opera d'arte realizzata sul metallo, l'armatura poteva anche svolgere la sua funzione di protezione.

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    #4 Un tempio di 2.000 anni fa è ancora in piedi e in condizioni eccellenti

    Il tempio di Hathor è uno dei templi meglio conservati dell'Egitto ed è l'edificio principale del complesso del tempio di Dendera. È meraviglioso come i colori siano ancora così vivi. L'interno era una volta coperto di fuliggine, ma è stato restaurato con successo. Il buono stato delle opere d'arte è sorprendente considerato che è stato costruito più di 2.000 anni fa. Il tempio principale fu completato dalla regina Cleopatra, intorno al 54-20 a.C.

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    #5 Un anello dell’antico Egitto con un gatto in corniola rossa risalente al 1070–712 aC circa

    È ampiamente noto che, nell'antico Egitto, i gatti erano una figura importante nella vita religiosa perché alcune delle divinità erano raffigurate con teste simili a gatti, quindi non sorprende che fossero raffigurati anche sui gioielli. Questo anello è in oro e la figura del gatto è scolpita in una pietra semipreziosa, la corniola. Si stima che abbia almeno 2.700 anni. Sotto al gatto, nella parte interna dell'anello, c'è un Occhio di Horus, usato come amuleto protettivo.

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    #6 Un mappamondo fatto con un uovo di struzzo. È sopravvissuto 500 anni

    Si pensa che questo mappamondo sia stato creato intorno al 1510. Si tratterebbe della mappa più antica raffigurante il Nuovo Mondo. La mappa è incisa su un uovo di struzzo e ha le dimensioni di un pompelmo. Questo materiale insolito rende il mappamondo estremamente speciale, perché le vecchie mappe venivano solitamente disegnate su materiali come pergamena (pelle di vitello), pelle di foca o legno. Il mappamondo potrebbe essere stato realizzato per una nobile famiglia italiana, perché a quel tempo era di moda tenere delle uova di struzzo in casa al fine di ostentare ricchezza.

    Si ipotizza persino che il mappamondo possa avere un collegamento con Leonardo da Vinci. L'autore del mappamondo ha indicato che l'oggetto è stato realizzato a Firenze, e una nave dell'Oceano Indiano raffigurata sulla mappa è simile a quella raffigurata da un artista vicino a Leonardo, quindi è molto probabile che l'incisore sia stato influenzato da Leonardo da Vinci o abbia persino lavorato nella sua bottega.

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      #7 Tavolozza di 3.400 anni trovata in Egitto

      Questa è la tavolozza di un pittore, fatta con un unico pezzo di avorio. Questa particolare tavolozza è davvero affascinante perché contiene ancora i pigmenti blu, verde, marrone, giallo, rosso e nero nelle sue vaschette, anche se è stata scolpita intorno al 1390-1352 aC. C'è anche un'iscrizione in geroglifici del faraone Amenofi III, e l'epiteto "amato dal Re". Durante il regno del faraone Amenofi III, l'Egitto prosperava in arte e cultura, e questo pezzo di storia dell'arte ci riporta ad una civiltà persino più antica dell'impero romano. Per saperne di più leggete qui.

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        #8 Un orologio astronomico a Praga, Repubblica Ceca, è ancora in funzione dal 1410

        Questo incredibile orologio si trova a Praga, Repubblica Ceca. Il 9 ottobre di questo anno compirà ben 611 anni, il che lo rende il terzo orologio astronomico più antico del mondo, ma è il più antico tra quelli ancora in funzione oggi. L'orologio è completamente meccanico e mostra le posizioni relative del Sole, della Luna, delle costellazioni dello zodiaco e, a volte, di altri pianeti. Ovviamente mostra l'ora così come la data e le informazioni astronomiche e zodiacali. Allo scoccare di ogni ora, l'orologio dà vita a un mini spettacolo in cui la Morte si presenta e capovolge la clessidra, poi i 12 Apostoli sfilano e fanno un cenno al pubblico e, alla fine, il corvo canta e l'ora viene suonata. Si può certamente dire che questo orologio non è solo un dispositivo per segnare il tempo, ma una vera opera d'arte.

        A Praga gira una curiosa superstizione intorno a questo orologio: si dice che se qualcosa accade ad esso o viene trascurato, lo scheletro sul lato dell'orologio annuisce con la testa ed eventi funesti si abbattono sulla città di Praga. Forse a causa di questa superstizione, o perché l'orologio è un pezzo di storia e un vero gioiello della città, quando l'orologio fu danneggiato nel 1945 dalla rivolta nazista, molte persone furono felici di donare legno per riparare l'orologio, nonostante la carenza di materiale nel paese.

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          #9 Una scarpa ben conservata indossata 2000 anni fa da un antico romano

          L'Italia è senza dubbio considerata una delle più grandi capitali mondiali dell'alta moda, ma lo sapevate che fin dall'antichità noi italiani produciamo calzature di qualità? Guardate questa scarpa, ad esempio. Fu realizzata 2000 anni fa ed è stata trovata in un pozzo a Saalburg, in Germania. Il fatto che sia stata trovata in Germania dimostra come la moda e l'arte delle calzature fossero diffuse nell'Impero Romano. Si tratta di una scarpa da donna, perché erano decorate con ricami, disegni e spesso con pizzo. Ciò mostrava non solo l'abilità dell'artigiano che l'aveva realizzata ma anche lo status e la ricchezza di chi la indossava.

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          #10 Scarpa di 2.300 anni fa trovata sui monti Altai

          Pare che gli antichi romani non fossero gli unici a indossare scarpe stilose. Un gruppo di archeologi che stavano esplorando delle tombe sulle montagne dell'Altai hanno trovato un paio di scarpe ancora più antiche e ben conservate. Questi stivaletti dai colori vivaci furono indossati da una donna scita intorno al 300-290 a.C. Sono fatti di pelle, tessuto, stagno (o peltro) e oro. Le scarpe sono in condizioni eccezionalmente buone grazie alle basse temperature di quell'area.

          Lo stato della suola ha alimentato diverse teorie sul perché le perle e i cristalli siano ancora perfettamente al loro posto. Alcuni ritengono che le scarpe siano state realizzate appositamente per la sepoltura; altri ipotizzano che appartenesse a una donna di alto rango che non doveva camminare molto, o che lo stile di vita degli Sciti li portasse a trascorrere la maggior parte del loro tempo a cavallo. Una teoria più interessante proposta dagli storici è che le suole delle scarpe degli Sciti fossero un elemento importante del loro abbigliamento, perché erano visibili a tutti mentre erano seduti o inginocchiati davanti a un fuoco.

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            #11 L’impronta di un bambino su una piastrella di terracotta di 2.000 anni

            In una piccola città francese chiamata Vaison-la-Romaine, è stato trovato un pezzo di tegola romana di argilla con l'impronta di un bambino. L'impronta è stata ovviamente fatta mentre la piastrella di argilla si stava essiccando, e ciò dimostra che i bambini di 2000 anni fa non erano così diversi da quelli di oggi: sempre curiosi di sperimentare cose nuove.

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            #12 Un avviso “Attenti al cane” in una casa romana di 2.000 anni fa

            Il cartello "Attenti al cane" che spesso vediamo nelle case è più antico di quanto pensi. Insegne del genere sono state trovate in numerosi antichi edifici romani. Questi avvisi venivano posti anche se non c'erano cani, con lo scopo di spaventare i ladri o avvisare gli ospiti della presenza di cani di piccola taglia che avrebbero potuto essere calpestati.

            L'avviso nell'immagine è stato rinvenuto nella "Casa del Poeta Tragico" a Pompei. La casa risale al II secolo a.C. circa. La didascalia recita "cave canem", che significa "attenzione al cane". Questo mosaico è posto sul pavimento all'ingresso principale.

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              #13 La corda che sigillava il sepolcro di Tutankhamon fu rotta 3.245 anni dopo essere stata annodata

              La tomba dell'antico faraone egiziano Tutankhamon è stata scoperta nel 1922. Questo evento ebbe risonanza in tutta la stampa mondiale perché la tomba era quasi intatta, e si trattava della prima mummia ad essere scoperta. La camera era piena di tesori: gioielli, statue, un carro, armi, vestiti e... un sigillo. Era una semplice corda che proteggeva il luogo di riposo del re Tutankhamon, fino a quando non fu rotta nel secolo scorso.

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                #14 Il muro della pietra a dodici angoli fu costruito dagli Inca centinaia di anni fa, e oggi è esattamente come allora

                Non si sa precisamente quando questo muro di pietra nella città di Cuzco, in Perù, fu costruito, ma si ritiene che originariamente circondasse un palazzo Inca ora distrutto. Ogni pietra usata per questo muro, dichiarato patrimonio culturale del paese, è stata tagliata per incastrarsi perfettamente con le altre. Le pietre possono avere dodici, cinque, sei o sette punte. Un lavoro davvero tedioso metterle insieme. Le pietre combaciano tra loro in modo molto preciso, e non vi è spazio tra di esse. Ancora oggi, a centinaia di anni dalla sua costruzione, non riusciresti ad infilare nemmeno un foglio di carta tra due pietre. La struttura doveva essere assolutamente stabile perché la zona era soggetta a terremoti. A distanza di secoli, possiamo senz'altro dire che ha superato la prova del tempo!

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                  #15 Un libro del XVII secolo è sopravvissuto per raccontare la storia di come divenne un'arma

                  Conosci la frase latina "scientia potentia est"? È un aforisma che significa "sapere è potere". Ebbene, anche la conoscenza può essere un'arma! Esiste una "pistola del libro di preghiere" che fu realizzata su misura per Francesco Morosini, anche noto come il Peloponnesiaco, doge della Repubblica di Venezia, vissuto tra il 1619 e il 1694. Quindi, questo falso libro di preghiere fu realizzato nel XVII secolo. Il meccanismo è stato progettato in modo che la pistola fosse nascosta e potesse sparare solo quando il libro era chiuso. Molto probabilmente veniva utilizzato per protezione personale.

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                    #16 Il pavimento di una villa romana del III secolo

                    L'archeologia è una scienza affascinante. Quando sembra che studiosi e ricercatori abbiano già scoperto tutto, ecco che qualcosa di nuovo affiora dal nostro passato. Più di un secolo fa, gli studiosi avevano trovato testimonianze di una villa romana non lontana da Verona. Dopo decenni di ricerche, sono stati ritrovati i resti di quella villa!

                    Gli archeologi hanno scoperto un mosaico del III secolo in un vigneto privato di Negrar di Valpolicella. Si ritiene che il mosaico appartenga al pavimento di una Domus, una casa abitata da ricchi proprietari. Le piastrelle sono in ottime condizioni. Nell'immagine si può notare come i colori sono ancora vivi e il disegno è facilmente riconoscibile. Una volta terminati i lavori di scavo e ricerca, verrà creata una struttura aperta al pubblico affinché tutti possano ammirare questa meraviglia.

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                      #17 Una spada antica 2.500 anni che apparteneva a Goujian, re di Yue. È stata trovata praticamente intatta

                      Sono molte le spade famose arrivate a noi dall'antichità. Il loro fascino deriva forse dai loro proprietari, dalle battaglie vittoriose che hanno combattuto, o forse tendiamo a guardare alle spade con un certo romanticismo, pensando ai racconti di cavalieri nelle loro armature scintillanti. Quella nella foto è una di quelle spade.

                      La spada è stata trovata nella provincia cinese dello Hebei e apparteneva a Goujian, che governò il regno di Yue dal 496 al 465 a.C. Le incisioni sulla spada dicono "Re di Yue" e "fece questa spada per [suo] uso personale". La spada è stata trovata in un fodero, quindi è in condizioni eccellenti. La lama è fatta principalmente di rame, ma i bordi hanno un contenuto di stagno maggiore e sono ancora affilati. La lama ha una tonalità dorata ed è decorata con un disegno a rombi, mentre la guardia è decorata con cristalli blu e turchesi.

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                        #18 Una piccola scultura in legno raffigurante la Morte, realizzata nel 1520

                        La Morte era spesso oggetto di opere d'arte, veniva personificata, fornita di una forma materiale. È curioso come, nella cultura inglese e tedesca, la morte sia vista come un maschio, mentre nella cultura francese e italiana venga rappresentata come una femmina.

                        Uno scultore del XVI secolo, Hans Leinberger, interpreta la Morte come uno scheletro. È una rappresentazione di ciò che diventa una persona dopo la sua dipartita. È in piedi, in una posa contorta, tiene alcune frecce in una mano e un arco nell'altra. La scultura è composta da un unico pezzo di legno di pero. L'abilità nello scolpire le costole e le ossa parzialmente esposte, gli abiti laceri e la dinamicità della figura mostra le straordinarie abilità dell'artista.

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                          #19 Costruito tra il 1300 e il 1190 a.C., il ponte di Kazarma (o ponte di Arkadiko) è ancora in uso oggi

                          Il ponte di Kazarma (o ponte di Arkadiko) in Grecia ha più di 3.300 anni e questo lo rende uno dei ponti più antichi ancora esistenti. In origine, questo ponte venne costruito appositamente per il passaggio dei carri, ma oggi è utilizzato solo dai pedoni. Il ponte collegava Tirinto a Epidauro, due antiche città greche.

                          La struttura è lunga 22 metri, larga 5,6 e alta 4. È stato costruito con la tecnica della muratura ciclopica, utilizzando massi di calcare, pietre più piccole e piccoli pezzi di tegola, tutti elementi incastrati senza l'uso di malta, che è la tipica lavorazione in pietra dell'architettura micenea.

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                            #20 Un pugnale per rituali esoterici del XIX secolo, con la Morte come impugnatura. È stato venduto per 4.700 Euro

                            A volte si possono trovare cose strane alle aste. Come questo raro pugnale, pensato per essere usato durante dei rituali esoterici. È stato venduto per € 4.700. Nella descrizione, si dice che sia stato realizzato in Francia nel XIX secolo. È piuttosto lungo, 43 centimetri, e l'impugnatura è la parte straordinaria. Realizzata in bronzo, raffigura la Morte avvolta da un mantello e con un serpente ai suoi piedi. Anche la lama contiene dettagli straordinari: è incisa con motivi floreali e ha raffigurati anche un serpente, un'aquila e un gufo. I motivi floreali si ripetono sui quillon di ottone del fodero in legno, venduto insieme al pugnale.

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                              #21 Un vecchio coltello del XVI secolo, faceva anche da pistola e calendario

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                                #22 Una scala del XIX secolo in un castello francese

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                                La scala nella foto è nel vestibolo d'onore del Château Neuf e conduce ai piccoli appartamenti. Il vestibolo in pietra e la ringhiera in metallo sono simili alla scala del Palais-Royal di Parigi. Come accennato, il castello fu distrutto durante la Rivoluzione e fu successivamente ricostruito su progetto dell'architetto Honoré Daumet. Tra i suoi progetti c'era questa bellissima scala. I disegni dell'architetto furono ripresi dai fratelli Moreau qualche tempo tra il 1875 e il 1882, quando ebbe luogo la ricostruzione.

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                                  #23 Gli effetti causati dai funghi psichedelici, raffigurati in un disegno di 9.000 anni fa trovato in una caverna

                                  Il Tassili N'Ajjer National Park nel deserto del Sahara è un sito importante, perché nasconde nelle sue grotte alcune delle più straordinarie opere d'arte preistoriche. I vari graffiti e incisioni potrebbero essere stati realizzati tra i 9.000 e i 4.000 anni fa, mentre alcune delle grandi incisioni di animali potrebbero risalire a 12.000 anni o più.

                                  Una particolare pittura rupestre risalente a circa 9.000 anni fa ha suscitato curiose interpretazioni. Questo disegno raffigura uno sciamano con un corpo umano e una testa di ape. Lo sciamano tiene mazzi di funghi nelle sue mani, e altri funghi spuntano dal suo corpo. Gli scienziati sono stati portati a credere che il dipinto rappresenti un'esperienza psichedelica causata dai funghi. Altri appassionati di storia antica ritengono che questa sia la prova della comunicazione dei nostri antenati con gli alieni. Tu cosa pensi che rappresenti?

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                                    #24 Un ragazzo ha trovato un’epigrafe risalente all’era bizantina

                                    Quando qualcuno va in cerca di funghi, l'ultima cosa che si aspetta di trovare è un'antica epigrafe. Eppure, è successo esattamente così al tredicenne Stav Meir, che era andato in cerca di funghi con la sua famiglia. Ha visto una pietra che sporgeva dal terreno e ha capito che doveva essere qualcosa di molto antico.

                                    Stav Meir è appassionato di archeologia e studia con l'Israel Antiquities Authority da circa tre anni. Il ragazzo non si è sbagliato, perché la pietra è un'iscrizione funeraria greca di epoca bizantina risalente a 1.500 anni fa.

                                    Gli archeologi dell'Autorità israeliana per le antichità concordano sul fatto che la pietra doveva appartenere alla tomba di una persona ricca, e l'iscrizione sulla pietra la identifica come Anastasius o Anastasia.

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                                      #25 Un mortaio a forma di tigre realizzato alla fine del XVIII secolo

                                      È noto che le mucche sono considerate sacre dagli indù, una popolazione che costituisce circa l'80% degli indiani. Eppure, l'animale nazionale dell'India è la tigre. Le tigri sono coraggiose e potenti, e sono tra gli animali più letali della Terra, quindi perché non creare un'arma a forma di tigre? Questo mortaio fu costruito in India intorno al 1770-1799. Potrebbe essere stato fatto per il sultano Fateh Ali Tipu (anche noto come Tippu Sultan o Tigre del Mysore), che visse tra il 1753 e il 1799. Non venne però terminato e non è funzionante. Ma l'idea era che le bombe partissero dalle fauci della tigre, diventando così ancora più letali per il nemico.

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                                        Keblogger: Alex Bernardi

                                        Amo viaggiare, gli animali e la natura. Mi piace scrivere storie da condividere, e nel tempo libero cerco di imparare a suonare il piano, ma con scarsi risultati.

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